Un progetto di branding ad alto contenuto iconico e narrativo, per il nuovo progetto di sperimentazione enologica di Albino Armani.
IL CLIENTE
Albino Armani, storica e prestigiosa azienda vinicola della Val d’Adige.
IL PROGETTO
Nel 2021 ci è stata affidata la creazione del nuovo brand Terre di Plovia, un progetto di enologia sperimentale che in fase di lancio propone due vini inediti e rappresentativi del marchio: un rosso un bianco, destinati alla distribuzione Horeca.
L’OBIETTIVO
Creare un’identità iconica e impattante per il branding e le etichette, partendo da un forte heritage narrativo e iconografico legato alla storia del Friuli Occidentale.
LA STRATEGIA
– visual identity
– storytelling
L’ESECUZIONE
– creazione del marchio
– design di prodotto
– naming dei vini
– creazione del packaging primario e secondario
– sito web terrediplovia.it
CREDITI
Direzione cliente: Chiara Poletto
Design e direzione creativa: Pietro Poletto
Illustrazioni: Enrico Cadura
Testi e storytelling: Gaia Giordani
Shooting/editing: Nicola Tenchella
Stampa: San Faustino Label
IL CLIENTE
Albino Armani, storica e prestigiosa azienda vinicola della Val d’Adige.
IL PROGETTO
Nel 2021 ci è stata affidata la creazione del nuovo brand Terre di Plovia, un progetto di enologia sperimentale che in fase di lancio propone due vini inediti e rappresentativi del marchio: un rosso un bianco, destinati alla distribuzione Horeca.
L’OBIETTIVO
Creare un’identità iconica e impattante per il branding e le etichette, partendo da un forte heritage narrativo e iconografico legato alla storia del Friuli Occidentale.
LA STRATEGIA
– visual identity
– storytelling
L’ESECUZIONE
CREDITI
Direzione cliente: Chiara Poletto
Design e direzione creativa: Pietro Poletto
Illustrazioni: Enrico Cadura
Testi e storytelling: Gaia Giordani
Shooting/editing: Nicola Tenchella
Stampa: San Faustino Label
/ NAMING
Il nome Terre di Plovia indica il territorio tra le colline in provincia di Pordenone, dove oggi sorgono i vigneti di Terre di Plovia, dove in epoca medievale si insediò la dinastia feudale dei Plovia.
Il naming dei vini attinge alle radici del territorio. Flum e Piligrin (fiume e pellegrino, in friulano) si riferiscono rispettivamente al Tagliamento, che scorre nella pianura friulana e al nome di Pelegrinus de Plovia, antico proprietario del manso feudale di queste terre, dove oggi sorgono i vigneti Terre di Plovia.

/ BRANDING
Il logo Terre di Plovia è una rielaborazione fedele dell’antico stemma araldico degli Armanni, il cui capostipite è la figura storica e leggendaria di Ermanno da Pinzano e della dinastia feudale dei Plovia, che in epoca medievale si insediarono tra le colline in provincia di Pordenone, dove oggi sorgono i vigneti di Terre di Plovia.
La mezzaluna rivolta verso l’alto veniva utilizzata come buon auspicio negli stemmi degli antichi casati: nel periodo delle Crociate veniva associata all’Oriente e utilizzata nei sigilli e nelle monete. Il bastone del pellegrino simboleggia il passato di questa terra di passaggio.




Il triangolo rovesciato con incisione di onde nella simbologia alchemica medievale rappresentava l’acqua che scorre: memento del passare del tempo, eco di un passato remoto e di un futuro anteriore legati indissolubilmente al territorio dell’Alto Friuli.

/ LABELLING
Il progetto di labelling ruota intorno a due illustrazioni che si ispirano allo stile delle acqueforti del ‘400 in “armonioso contrasto” con l’elemento grafico geometrico di luna e triangolo, sintesi visive e concettuali del pellegrino e del fiume. Anche il carattere tipografico utilizzato e in parte rielaborato si ispira alla calligrafia cancelleresca medievale.

Il foil oro Kurz mette in risalto i due soggetti e la loro unione, con una goffratura estremamente dettagliata che li rende più materici e tattili. Infine la carta UPM Raflatac Sabrage Blanc de Blancs Ice Premium è stata scelta in linea con la tendenza di premiumizzazione del mercato. Altamente elegante, unisce le proprietà tattili delle fibre di cotone con ottime prestazioni in secchiello del ghiaccio.


/ STORYTELLING
Un progetto con importanti riferimenti storici ha richiesto un grande approfondimento culturale di base, che è sfociato nella sintesi narrativa presente sul sito del brand. Per esaltare le potenzialità narrative di un territorio enologicamente sfidante, abbiamo costruito uno storytelling volto a coinvolgere direttamente il consumatore, trasformandolo in un “enonauta”.
La narrazione attraversa simultaneamente molteplici livelli: da un lato la rielaborazione di elementi del passato in chiave contemporanea e iconicizzata, dall’altro elementi descrittivi e accurati sulle caratteristiche dei vini. Una scelta stilistica che unisce l’esigenza di un tono di voce epico alla rassicurazione tecnica sulle caratteristiche del prodotto, rivolta a un pubblico enologicamente colto ed esigente.